Cake

Ecco la dolcissima Cake😍, il ritratto è arrivato sano e salvo a destinazione, è stato un regalo inaspettato, e chi l’ha commissionato mi ha raccontato la grande emozione di chi l’ha ricevuto. Si tratta di ritratto commemorativo, la piccola Cake è volata sul ponte dell’arcobaleno, un dono veramente sentito❤️

La tecnica utilizzata è pastelli su carta

https://umbertafineart.com/fine-art/

Questione di feeling

Tra pastello e carta ci deve essere feeling…la scelta della carta è fondamentale, soprattutto se si lavora a strati come faccio io, per rendere realistica la pelliccia degli animali

Sto lavorando su una nuova commissione che non posso mostrare, ma prendo l’occasione per parlarvi del materiale che utilizzo, super importante… quello che vedete in foto è la carta Pastelmat è una carta particolare, priva di acidi con PH neutro ISO 9706 da 360 gr/mq. Utilizzata per  tecniche secche, pastello, creta, sanguigna, carboncino.
Viene prodotta in diverse misure, fogli liberi o in album e in tanti colori

È una carta aggrappante, cioè permette al colore di aggrapparsi bene alla sua superficie, al tatto è a metà tra un velluto e una carta vetrata leggera.

Se ingrandite la foto potete notare in particolare la superficie

Queste caratteristiche uniche, consentono alla  Pastelmat di trattenere tanti strati di colore senza saturare , è super resistente all’acqua, (perciò è impiegabile anche con acrilici o colori a base d’acqua) ,resiste alla luce

…quando si inizia a disegnare in maniera più professionale si provano diverse carte, personalmente questa la adoro e penso che nel mondo professionale del pastello non sono l’unica ad amarla.
A presto con nuove curiosità…

Olio su tela, studio naso cavallo, cm 40×50

Ritratto finito, l’ho lasciato da parte per un po’ di tempo, ho aspettato che si asciugasse bene per completarlo con gli ultimi particolari, baffi e peletti vari che rendono il tutto più realistico.

Studio naso cavallo, olio su tela, cm 40×50, (riferimento foto Pixabay)

RITRATTO DI Lince europea

Ed ecco qui Lince europea finita.

Le curiosità su questo splendido animale le ho prese in parte dal web, in parte dai vari documentari sulla fauna selvatica, di cui sono molto appassionata.

La lince europea o lince eurasiatica, è uno dei maggiori predatori delle foreste europee e siberiane

Preda principalmente animali di piccole o medie dimensioni come lepri, conigli, roditori, volpi, uccelli, invertebrati e rettili.

La preda non viene consumata in un solo boccone, ma ritorna di volta in volta a nutrirsene avendo cura di nasconderla bene tra il fogliame

La Lince è dotata di una incredibile vista, da qui diverse leggende hanno preso piede. Alcuni popoli credevano, infatti, che essa potesse vedere oltre mari e monti. Altri che il suo sguardo rappresentasse l’occhio di Dio sugli uomini.
In realtà le sue doti visive, sono meno sviluppate di quanto voglia lasciare intendere il detto “occhio di lince”. Si affida di più all’udito, più utile considerando l’ambiente forestale dove vive.

La possiamo trovare nel Nord Italia e nell’Italia centro-meridionale. La sua presenza è stata accertata negli ultimi anni sui monti della Sila, in Calabria, dove si credeva scomparsa. La lince, purtroppo, come altri predatori è stata perseguitata dall’uomo, che ne ha ridotto drasticamente la popolazione.

La lince ha un mimetismo perfetto. Al crepuscolo e di notte va a caccia di prede. Solo nei mesi dell’accoppiamento, da febbraio ad aprile, vive per questo periodo insieme a suoi simili, per poi ritornare solitaria.


La lince ha un ruolo importante nel nostro ecosistema, poiché caccia piccoli artiodattili come caprioli e camosci. È in cima a questa catena alimentare. Per la foresta è fondamentale , perché se camosci è caprioli proliferassero a dismisura il bosco non crescerebbe. Tutto in natura ha un compito preciso, non esistono animali buoni o cattivi, esistono animali utili, esiste l’equilibrio.

Il ritratto è stato eseguito con pastelli, matite colorate su carta Pastelmat, cm 24×30. La foto di riferimento viene da Pixabay

Questione di… Stile

Quando si parla di stile pittorico si entra in un mondo complesso e infinito, gli stili pittorici sono tantissimi, molti dei quali legati ad un preciso periodo storico. I primissimi stili artistici risalgono al periodo preistorico…tranquilli! non partirò da lì, e non farò nessun elenco noioso. Ma vi parlerò del mio stile

Iniziamo però con il fare chiarezza tra: stile realista, iperrealista, realistico, termini che possono creare confusione anche tra gli artisti stessi nel definirsi.

REALISMO : nasce in Olanda nel XVII secolo, dal naturalismo. Il realismo pittorico tentava di cogliere la realtà sociale; rappresentava la nuda realtà, senza allegorie. I pittori realisti dipingevano scene della vita quotidiana in modo fedele.

IPERREALISMO : Deriva dalla pop art, nasce intorno agli anni 60 negli USA, consiste in una riproduzione fotografica perfetta del soggetto, l’uso della foto ad altissima risoluzione permette di cogliere in maniera maniacale ogni minimo dettaglio, le opere appaiono così vere da non distinguerle dalla fotografia stessa. IPERREALISMO e FOTOREALISMO sono la stessa cosa? No,non lo sono, anche se prendono entrambe come riferimento una fotografia; l’Iperrealismo talvolta gioca con degli effetti pittorici per creare un’altra realtà.

Ed ora veniamo al mio stile, ritratti realistici di animali, una corrente abbastanza nuova, in realtà non è così… nuova perché si dipingono su commissione soprattutto animali domestici, in realtà prende spunto dal disegno naturalistico. ( e se vogliamo andare indietro nel tempo possiamo parlare di Leonardo, ma soprattutto di Albrecht Dürer)

PITTURA REALISTICA l’artista crea  ritratti realistici partendo da una foto, ma anche dalla realtà,  oltre a catturare le caratteristiche fisiche del soggetto, nel 90%dei casi lo conosce a 360 gradi e cerca di cogliere l’essenza e lo spirito del soggetto stesso. La pittura realistica può essere più o meno maniacale nel dettaglio, perciò può apparire come una foto, non è mai allegorica, non nasconde nessun significato da interpretare.

Con il tempo ho scoperto che lo stile realistico  mi  rappresenta, sono una persona molto diretta, curiosa, mi piace approfondire tutto ciò che faccio. Voglio che i miei disegni non nascondano nessun significato da interpretare, sono quello che vedete, per questo la mia ricerca artistica si è canalizzata soprattutto verso il mondo animale, privo di sovrastrutture, gli animali sono sinceri e diretti nel bene e nel male.

foto degli stili descritti

Realismo “Il dipinto del 1849: Gli spaccapietre di Gustave Courbet, che andò distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale”
Luciano Ventrone – Ricami – 2011, grande artista iperrealista del nostro tempo purtroppo morto nel 2021
Ritratto Realistico, Umberta Ruffini (studio di falco 2016)
Questo falco è volato in Olanda