Questione di… Stile

Quando si parla di stile pittorico si entra in un mondo complesso e infinito, gli stili pittorici sono tantissimi, molti dei quali legati ad un preciso periodo storico. I primissimi stili artistici risalgono al periodo preistorico…tranquilli! non partirò da lì, e non farò nessun elenco noioso. Ma vi parlerò del mio stile

Iniziamo però con il fare chiarezza tra: stile realista, iperrealista, realistico, termini che possono creare confusione anche tra gli artisti stessi nel definirsi.

REALISMO : nasce in Olanda nel XVII secolo, dal naturalismo. Il realismo pittorico tentava di cogliere la realtà sociale; rappresentava la nuda realtà, senza allegorie. I pittori realisti dipingevano scene della vita quotidiana in modo fedele.

IPERREALISMO : Deriva dalla pop art, nasce intorno agli anni 60 negli USA, consiste in una riproduzione fotografica perfetta del soggetto, l’uso della foto ad altissima risoluzione permette di cogliere in maniera maniacale ogni minimo dettaglio, le opere appaiono così vere da non distinguerle dalla fotografia stessa. IPERREALISMO e FOTOREALISMO sono la stessa cosa? No,non lo sono, anche se prendono entrambe come riferimento una fotografia; l’Iperrealismo talvolta gioca con degli effetti pittorici per creare un’altra realtà.

Ed ora veniamo al mio stile, ritratti realistici di animali, una corrente abbastanza nuova, in realtà non è così… nuova perché si dipingono su commissione soprattutto animali domestici, in realtà prende spunto dal disegno naturalistico. ( e se vogliamo andare indietro nel tempo possiamo parlare di Leonardo, ma soprattutto di Albrecht Dürer)

PITTURA REALISTICA l’artista crea  ritratti realistici partendo da una foto, ma anche dalla realtà,  oltre a catturare le caratteristiche fisiche del soggetto, nel 90%dei casi lo conosce a 360 gradi e cerca di cogliere l’essenza e lo spirito del soggetto stesso. La pittura realistica può essere più o meno maniacale nel dettaglio, perciò può apparire come una foto, non è mai allegorica, non nasconde nessun significato da interpretare.

Con il tempo ho scoperto che lo stile realistico  mi  rappresenta, sono una persona molto diretta, curiosa, mi piace approfondire tutto ciò che faccio. Voglio che i miei disegni non nascondano nessun significato da interpretare, sono quello che vedete, per questo la mia ricerca artistica si è canalizzata soprattutto verso il mondo animale, privo di sovrastrutture, gli animali sono sinceri e diretti nel bene e nel male.

foto degli stili descritti

Realismo “Il dipinto del 1849: Gli spaccapietre di Gustave Courbet, che andò distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale”
Luciano Ventrone – Ricami – 2011, grande artista iperrealista del nostro tempo purtroppo morto nel 2021
Ritratto Realistico, Umberta Ruffini (studio di falco 2016)
Questo falco è volato in Olanda

Tra una commissione e l’altra…

… Porto avanti l’olio che avevo lasciato in sospeso durante questa estate torrida… Non ancora finita

Carico un brevissimo video…quello che vedete non è un filtro, non sono glitter e tantomeno il cavallo sta sudando (ahahah) è il colore ad olio fresco. Sto lavorando sui particolari perciò dovrò aspettare che si asciughi molto bene prima delle prossime pennellate per non creare pasticci. In settimana inizierò nuove commissioni, non potrò mettere troppi work in progress, trattandosi di regali non devo rovinare la sorpresa.

Dovrò aspettare dopo la consegna prima di pubblicarli sui vari social.

È molto bello che si pensi ad un ritratto come regalo di natale, è sicuramente un dono pensato, per un amante degli animali è un dono veramente sempre apprezzato.

Se siete interessati ad un ritratto del vostro o altrui animale cliccate sul Link https://umbertafineart.com/about/

Formati ritratti…

Nel corso degli anni ho lavorato su diverse misure, sia su carta che su tela, ho deciso di proporre i tre formati più cercati , il prezzo gioca un fattore molto importante sulla scelta è inutile nasconderlo .  Su richiesta ovviamente lavoro anche su formati più grandi.

Quando non si dipinge…

In questo periodo non sto postando molti progressi, il caldo nel mio studio non mi aiuta, diciamo che l’estate in generale non mi porta mai a progredire artisticamente, ma quando non si dipinge si possono coltivare le pubbliche relazioni con chi ci segue, farsi conoscere è sempre positivo , è un aspetto da non sottovalutare, far conoscere il nostro mondo, in questo periodo sto postando delle brevi ma utili informazioni e nelle storie del mio profilo artistico cerco di dirigere chi mi segue al mio profilo personale. C’è chi dice che non è un bene mischiare i due profili, io la penso esattamente al contrario, credo che creare fiducia e empatia serva a me ma anche a chi decide di commissionarmi il ritratto del proprio animale.

Prezzi commissioni 2023

In questo momento sto lavorando soprattutto per me stessa, creare in completo relax è piacevole , mi prenderò ancora un po’ di tempo almeno fino al prossimo anno. Nel frattempo ho aggiornato due o tre cose… per esempio ho deciso di promuovere soprattutto due formati cm 18×24 e 24×30 per le matite colorate su carta e un cm 30×30 per l’olio su tela. Terrò comunque sempre aperta l’opportunità di richiedere opere più grandi. I formati piccoli sono i più richiesti, soprattutto per il costo più abbordabile.

Nei formati più piccoli il soggetto sarà esclusivamente testa e collo senza sfondo. (potete vedere i costi nel link sotto il ritratto del micio) Ovviamente per chi lo richiederà dipingero` anche soggetti interi, con sfondo, o più soggetti. In questo caso ho optato per non mettere costi fissi dipenderà molto dalla complessità del lavoro.

➡️ https://umbertafineart.com/prezzi-commissioni/

Questione di dettagli

Mattina proficua , tra qualche step inizio il trip dei particolari , si inizia e non si sa quando si termina , potrei andare avanti all’infinito…e non essere mai soddisfatta.

Per conoscere bene le cose, bisogna conoscerne i dettagli; ma dato che questi sono quasi sterminati, le nostre conoscenze sono sempre superficiali e imperfette.
(François de La Rochefoucauld)

Nel mio studio

Dietro le quinte…

Benvenuti nel mio studio , sul cavalletto c’è il lavoro che sto portando avanti in questi giorni , e avrete notato una reflex. Prima postavo brevi video con il cellulare sui vari social ora sento il bisogno di fare il salto di qualità , sia per quanto riguarda la parte fotografica che appunto quella video. La macchina che sto usando è una Canon Eos 200 D , che dire… per chi è alle prime armi a mio avviso è di tutto rispetto con prestazioni buone , maneggevole , leggera , compatta e non eccessivamente costosa. Sono soddisfatta del mio acquisto. Indispensabile per riprendersi durante il lavoro è il supporto da tavolo per telecamera , come potete notare dalla foto è molto versatile perché è agganciato al cavalletto da pittura ed è multiderizionale , l’ho acquistato su Amazon , marca LenTok modello odslr, prezzo acessibilissimo. Spero di aver fornito dei piccoli ma validi e utili spunti… Alla prossima.

“Disegna ciò vedi e non quello che pensi di vedere”

Il disegno non è improvvisazione , soprattutto se ci avviciniamo al realismo e vogliamo riprodurre dal vero o da foto. Il disegno ben fatto  è tecnica e disciplina. La tecnica si impara e senza la disciplina è duro portare a termine dei progetti. Delusione? pensavate all’artista come personaggio fuori le righe ,  il cui modo di dipingere , sembra frutto di improvvisazione ,  di segno casuale? L’esempio più facile pensate a Picasso…vi assicuro che conosceva molto bene le basi del disegno , pensate alla sua famosa frase “a 12 anni sapevo disegnare come Raffaello però ci ho messo una vita per imparare a dipingere come un bambino“.

Anche l’estro o tutto ciò che può sembrarvi improvvisato proviene dallo studio , il vero atto creativo per me è quando si apprendono bene le regole , si digeriscono , si trasformano , fino a sfociare solo in seguito nell’ originalità che contraddistingue l’artista.

Riprendendo il titolo “disegnare ciò che vedi e non quello che pensi di vedere” significa
➡️Imparare ad osservare il soggetto che andremo a riprodurre.
L’osservazione differisce dal guardare perché implica un’ attenzione maniacale… Le forme , le sfumature , i primi piani , i colori , le luci , le ombre , le dimensioni , le proporzioni , ogni più piccolo particolare.
➡️ Capire quale tecnica pittorica può rendere il più fedele possibile il soggetto.
➡️ Capire il materiale più consono da usare , esempio se l’opera sarà su carta , dovremmo conoscere i tipi di carta più appropriati. ( idea per un prossimo articolo)
➡️Capire come procedere per colorare , a sezioni oppure a campiture , a sezioni si colorano dettagliatamente piccole parti e man mano si procede. A campiture per esempio si stende lo sfondo e poi un fondo su tutto il disegno per poi mano a mano procedere con i dettagli.
È un processo veramente lungo l’osservazione , ma è fondamentale.

Pastelli (parte 2)

Oggi vi parlo di dove utilizzare i pastelli morbidi .

I pastelli solitamente si usano su carta , personalmente ho fatto un esperimento su tela cartonata , e devo dire che tutto sommato sono stata abbastanza soddisfatta anche se il miglior supporto rimane la carta.

Ma quale carta? Non certamente una qualsiasi.

Si usano due tipi di carta principalmente , la ruvida , che comprende diversi stadi di ruvidezza , ci sono carte molto simili alla carta vetrata , cioè in parole povere possono presentare una grana molto fine o molto ruvida. La carta ruvida aiuta il pigmento a rimanere aggrappato alla sua superficie. Le diverse tipologie di ruvidità andranno scelte in base alla tecnica e al soggetto che vuoi ritrarre. Se si lavora molto sui dettagli una carta di minor ruvidezza sarà la scelta ottimale. Per definire meglio i dettagli solitamente si fa uso anche di matite pastello , queste hanno la caratteristica di essere un po’ più dure del pastello.

Un’ altra carta utilizzata da molti pastellisti è la carta vellutata , molto morbida e sicuramente si presta a opere dal tratto più etereo, meno marcato , si possono raggiungere ottimi risultati , io non la amo molto per il semplice fatto che provo fastidio nell’ utilizzarla! Ma è un fatto molto personale.

La buona via di mezzo , ebbene si! Esiste! E’ una carta ne troppo abrasiva ne troppo morbida come la velluto … ed è quella che prediligo , e che utilizzo ormai da tempo per i miei lavori , la carta Pastelmat di Clairefontaine . Mi piace perchè permette sia di realizzare sfumature delicate sia tratti decisi , e trovo che per realizzare ritratti animali è ottima.

Basilare rimane sempre lo sperimentare , in modo da trovare la carta più adatta alla vostra tecnica e al vostro stile….alla prossima