Questione di feeling

Tra pastello e carta ci deve essere feeling…la scelta della carta è fondamentale, soprattutto se si lavora a strati come faccio io, per rendere realistica la pelliccia degli animali

Sto lavorando su una nuova commissione che non posso mostrare, ma prendo l’occasione per parlarvi del materiale che utilizzo, super importante… quello che vedete in foto è la carta Pastelmat è una carta particolare, priva di acidi con PH neutro ISO 9706 da 360 gr/mq. Utilizzata per  tecniche secche, pastello, creta, sanguigna, carboncino.
Viene prodotta in diverse misure, fogli liberi o in album e in tanti colori

È una carta aggrappante, cioè permette al colore di aggrapparsi bene alla sua superficie, al tatto è a metà tra un velluto e una carta vetrata leggera.

Se ingrandite la foto potete notare in particolare la superficie

Queste caratteristiche uniche, consentono alla  Pastelmat di trattenere tanti strati di colore senza saturare , è super resistente all’acqua, (perciò è impiegabile anche con acrilici o colori a base d’acqua) ,resiste alla luce

…quando si inizia a disegnare in maniera più professionale si provano diverse carte, personalmente questa la adoro e penso che nel mondo professionale del pastello non sono l’unica ad amarla.
A presto con nuove curiosità…

Volpe rossa lavoro in corso…

Sto lavorando sul ritratto di questa splendida volpe rossa.

Sto utilizzando pastelli morbidi e matite su carta Pastelmat. Il ritratto servirà di riferimento dimostrativo per la tecnica. In seguito ci sarà l’olio e l’acrilico. E nel mezzo lavorerò alle commissioni. Un olio abbastanza grande che vedrà due simpaticissimi cani come soggetti, svariate ore di lavoro che però potrò mostrare solo in parte, visto che si tratterà di un regalo. Anche per il pastello vale uguale discorso, sarà per un ritratto commemorativo, un regalo del committente a una persona cara che ha perso il suo amato cane.

Lince in progress…

Partiamo con il dire che non amo postare i primissimi step dei disegni, sembrano degli scarabocchi. Soprattutto sto con l’ansia che non venga letto il post…
Ma questa volta non voglio scrivere  curiosità tecniche, ma voglio raccontarvi step dopo step qualcosa sul soggetto.

Prima curiosità sulla Lince

Appartiene alla famiglia dei Felidi appartenenti alla sottofamiglia Felinae. Si distinguono facilmente dai loro simili per le orecchie triangolari terminanti con un ciuffo di peli neri.

Il nome lince, nello specifico “lynx”, deriva da un termine antico lewk, che significa “luminoso” probabilmente per la straordinaria capacità di questo animale di vedere al buio. Nell’antica Grecia il termine è diventato lunx e modificato nuovamente dal latino in lynx.
(dal web)

Work in progress Lince, cm 24×30 Pastelli su carta Pastelmat