Sul tubetto…

Riflessione sul tubetto del colore…oggi entriamo nel nostro studio scegliamo i colori e li spremiamo sulla tavolozza o nella confezione del Philadelphia (mai buttare niente!)… Prima del 1841 non era esattamente così semplice, si macinava finemente la materia prima, l’unione con gli oli, la conservazione…personalmente trovo tutto molto romantico, mi da questa sensazione di lentezza, di calma, di cosa ragionata. Poi arriva un certo John Goffe Rand un artista americano non troppo conosciuto e rivoluziona il mondo della pittura con l’invenzione del tubetto a compressione. Il tubetto è comodo te lo puoi portare ovunque, nasce la pittura “En plein air” (letteralmente all’aria aperta)…

“Realizzato in latta con tappo a vite, il tubo era trasportabile, sicuro, richiudibile e leggero e, soprattutto, le vernici all’interno restano in condizioni stabili e lavorabili per un periodo di tempo indefinito. “(John Goffe Archives)


“Le vernici in tubi, essendo facili da trasportare, ci hanno permesso di lavorare dalla natura, e solo dalla natura. Senza colori in tubi non ci sarebbero Cézanne, Monet, Pissaro e Impressionismo.”
(Jean Renoir, Renoir: Mio padre Mercury House, 1988)

John Goffe Rand, autoritratto 1836

Studio Pastelli e matite su carta cm 30×40

Cos’è per me lo studio…


Per studio intendo il lavoro su un soggetto non commissionato,solitamente mi avvalgo di foto scattate da me o di libero utilizzo messe a disposizione da siti dedicati, dove non c’è bisogno di attribuzione all’autore.(Personalmente io  menziono sempre il fotografo, se è possibile)

Nello studio sperimento e approfondisco una tecnica, è un lavoro dove posso approcciarmi liberamente discostandomi anche dall’originale o al contrario ricercare un tratto sempre più preciso. È una sorta di “allenamento artistico”

Studio Pastelli e matite su carta cm 30×40
(Riferimento foto Erik McLean – Pexels)

Lavorando sulla criniera…

Breve video in timelapse sul mio canale YouTube

Tutti i like sono ben accetti 😉🤗

Al mio fianco il fido Ligabue, (si intravede appena ma c’è, lui c’è sempre) …non sono certa che sia contento di essere chiamato fido.

Come diceva Leonardo Da Vinci qui la vera opera d’arte è lui… Il gatto

Anche il più piccolo dei felini, il gatto, è un capolavoro. (Leonardo)

Fare Arte…riflessioni

Una breve riflessione dopo aver letto qua e la cosa significhi fare Arte. Sento spesso dire che copiare da una foto non è fare arte (guarda caso sempre da chi pensa che schizzare due colori a caso lo sia, ricordando che prima di schizzare colori a caso, bisogna conoscere le basi) …

Rispondo con una frase di Aristotele…“l’arte è un classico esempio di imitazione della natura, che porta conforto, gioia e nello stesso tempo trasmette nuove conoscenze, che di norma sono nascoste entro l’animo umano”.


La copia fine a se stessa si vede… si sente.. la gente comune si accorge se stai lavorando tramite uno sterile meccanismo stilistico… si accorge se  interpreti un sentimento… si accorge se ci  metti il tuo sentimento. (Umby)

Work in progress…grazie per la foto di riferimento di Erik McLean Pexel

“Bonnie” olio su tela 40×40

Finitaaaa!!! Mi è piaciuto ritrarre questa cucciolotta dolcissima. Ora devo attendere che si asciughi completamente prima di spedirla. La committente è stata entusiasta, sono veramente contenta e carica per il prossimo lavoro.

Per info sui costi dei miei lavori cliccate sul Link

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Mi trovate su fb

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E su Instagram @umberta.fine.art

“Bonnie” olio su tela cm 40×40

“BONNIE” IN PROGRESS…RIFLESSIONI

𝙒𝙤𝙧𝙠 𝙞𝙣 𝙥𝙧𝙤𝙜𝙧𝙚𝙨𝙨 “𝘽𝙤𝙣𝙣𝙞𝙚” può sembrare finito… in realtà potrebbe essere già terminato, ma non lo è ancora per me

Sto veramente adorando lavorare su questo soggetto, sto alzando il tiro, sto sperimentando… non è il massimo sperimentare su una commissione, lo so! si rischia di dover ricominciare tutto da capo, ma quando senti che arriva quello step in più, quella cosa che hai capito per risolvere un “non so che” che non funziona come vorresti, ben venga.

Nel mio studio

L’arte è anche questo… mentre dipingevo pensavo anche che ci sono committenti, come in questo caso, che hanno altri miei lavori , diventano partecipi e spettatori della mia evoluzione artistica, lo trovo bellissimo.

“Bonnie” Work in progress olio su tela

Prosegue il lavoro su questa bellissima cucciolotta, è un lavoro olio su tela cm 40×40

Per i miei dipinti ad olio utilizzo la tecnica grasso su magro.
In pratica lavoro in più sezioni, aspettando che il colore si asciughi tra una e l’altra.

La consistenza del colore che andrò a posare dovrà essere sempre più grassa della precedente, quindi aggiungerò nei vari step sempre più sostanza oleosa ai colori.

Cosa succede se non viene rispettata questa regola? Il dipinto si crepa.

Vi è mai capitato di vedere alcuni vecchi dipinti ? Anche di artisti famosi…sicuramente si, con crepe sulla superficie… non si formano perché sono vecchi o antichi ma bensì qualcosa è andato storto nei vari step di stesura del colore.

Lavorare in step è molto interessante perché permette di dedicarsi di volta in volta a diverse e specifiche fasi con molta attenzione.
Ogni artista qui ha il suo modo di procedere, per esempio io parto sempre con una campitura, cioè stendo un solo colore su tutto il dipinto, in seguito fermo  i chiari scuri e poi inizio con il colore dello sfondo, poi sul soggetto e per ultimi step mi dedico ai particolari che possono essere infiniti.

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Questione di… Stile

Quando si parla di stile pittorico si entra in un mondo complesso e infinito, gli stili pittorici sono tantissimi, molti dei quali legati ad un preciso periodo storico. I primissimi stili artistici risalgono al periodo preistorico…tranquilli! non partirò da lì, e non farò nessun elenco noioso. Ma vi parlerò del mio stile

Iniziamo però con il fare chiarezza tra: stile realista, iperrealista, realistico, termini che possono creare confusione anche tra gli artisti stessi nel definirsi.

REALISMO : nasce in Olanda nel XVII secolo, dal naturalismo. Il realismo pittorico tentava di cogliere la realtà sociale; rappresentava la nuda realtà, senza allegorie. I pittori realisti dipingevano scene della vita quotidiana in modo fedele.

IPERREALISMO : Deriva dalla pop art, nasce intorno agli anni 60 negli USA, consiste in una riproduzione fotografica perfetta del soggetto, l’uso della foto ad altissima risoluzione permette di cogliere in maniera maniacale ogni minimo dettaglio, le opere appaiono così vere da non distinguerle dalla fotografia stessa. IPERREALISMO e FOTOREALISMO sono la stessa cosa? No,non lo sono, anche se prendono entrambe come riferimento una fotografia; l’Iperrealismo talvolta gioca con degli effetti pittorici per creare un’altra realtà.

Ed ora veniamo al mio stile, ritratti realistici di animali, una corrente abbastanza nuova, in realtà non è così… nuova perché si dipingono su commissione soprattutto animali domestici, in realtà prende spunto dal disegno naturalistico. ( e se vogliamo andare indietro nel tempo possiamo parlare di Leonardo, ma soprattutto di Albrecht Dürer)

PITTURA REALISTICA l’artista crea  ritratti realistici partendo da una foto, ma anche dalla realtà,  oltre a catturare le caratteristiche fisiche del soggetto, nel 90%dei casi lo conosce a 360 gradi e cerca di cogliere l’essenza e lo spirito del soggetto stesso. La pittura realistica può essere più o meno maniacale nel dettaglio, perciò può apparire come una foto, non è mai allegorica, non nasconde nessun significato da interpretare.

Con il tempo ho scoperto che lo stile realistico  mi  rappresenta, sono una persona molto diretta, curiosa, mi piace approfondire tutto ciò che faccio. Voglio che i miei disegni non nascondano nessun significato da interpretare, sono quello che vedete, per questo la mia ricerca artistica si è canalizzata soprattutto verso il mondo animale, privo di sovrastrutture, gli animali sono sinceri e diretti nel bene e nel male.

foto degli stili descritti

Realismo “Il dipinto del 1849: Gli spaccapietre di Gustave Courbet, che andò distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale”
Luciano Ventrone – Ricami – 2011, grande artista iperrealista del nostro tempo purtroppo morto nel 2021
Ritratto Realistico, Umberta Ruffini (studio di falco 2016)
Questo falco è volato in Olanda

Parliamo di Mecenatismo

Oggi parliamo di mecenatismo
Il mecenatismo è il sostegno agli artisti.
Chi sostiene queste attività è chiamato mecenate  (prende il nome di Gaio Cilnio Mecenate, 68 a.C. – 8 d.C.).
In passato, il mecenatismo era sotto forma di sostegno economico e materiale da parte di ricche persone , nei confronti di artisti (letterati, pittori, scultori, musicisti) i quali mettevano la loro arte a disposizione, di re, papi, e cariche importanti. Non possiamo non nominare la famiglia Medici, i più importanti mecenati di Firenze del Rinascimento italiano

Tutto questo per dirvi che ho creato un Link apposito. Grazie a chi mi sosterrà anche con un solo euro.
Curiosità sapete che un pastello di buona qualità costa dai 2 ai 4 € circa?

Ti piace la mia arte? Diventa un mio mecenate Da oggi puoi sostenere la mia arte con piccole donazioni. Clicca sul link qui sotto ⬇️⬇️⬇️⬇️⬇️⬇️⬇️

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